Proprio così a me la vita che sto vivendo ora sembrava impossibile fino a qualche anno fa. Vedevo i grandi imprenditori o chi riusciva a costruire un business personale come persone irraggiungibili, pensavo che io non avrei mai potuto essere come loro, li vedevo distanti da tutto quello che era il mio mondo.
Tutto mi sembrava così distante ma solamente perché non mi ero mai posta la domanda più importante, ero davvero felice di quello che stavo facendo, del mio lavoro o di come vivevo la mia vita?
L’autonomia di gestire il proprio tempo
Da quando avevo cominciato a lavorare, tra il 2015 e il 2016 ho sempre avuto alti e bassi, un lavoro in cui avevo molto autonomia e stavo bene e il lavoro dopo in cui non mi sentivo a mio agio e passavo il mio tempo a chiedermi chi me lo aveva fatto fare.
Ogni volta c’era qualcosa che non mi convinceva, dovevo cambiare lavoro, volevo qualcosa di meglio, qualcosa di più. Volevo qualcosa che mi permettesse di esprimere al 100% tutto il mio potenziale, in cui potevo mettermi in gioco e in cui avrei potuto spendere tutti gli anni di studio passati.
Quello di cui mi stavo rendendo conto è che avevo bisogno di lavorare, assolutamente sì, ma avevo bisogno dei miei tempo e del mio modo di essere. Rispettarmi facendo il lavoro che più mi piaceva.
In uno dei miei lavori quello che più mi entusiasmava era la possibilità di lavorare nel modo in cui volevo io e soprattutto con la possibilità di organizzarmi il lavoro e dove lavorare.
È in quel momento in cui ho capito che volevo essere autonoma, fare le cose in un modo diverso. Desideravo essere libera.
Per me essere freelance non vuol dire essere libera da un capo, da una sede di lavoro o da tutto quello che comporta essere un dipendente, ma voglio essere libera di gestire il mio sistema, il come gestire il mio tempo e il modo in cui gestisco il mio lavoro.
